Noialtri Spanaisensafren siamo andati sul monte Zoccolan e Mosè ci consegnò le dieci regole dei veri ciclo eno-gastronomici:
1° Non avrai altro gruppo S.S.F. al di fuori di noi 2° Quando e france e nomina el nostro gruppo, e che magnen, beven, e trionfen, negat tutto anca l'evidenza 3* Ricordati di partecipare alle nostre uscite ciclistiche ma soprattutto quelle eno-gastronomiche. 4° Onoraci e difendici qualsiasi sia la nostra colpa e dieta. 5° Non sorpassare nè in salita nè in curva, solo in discesa....ma senza PEM PEM !!! 6° Non commettere atti impuri, come scoresar co te si davanti. 7° Non dare indicazioni errate sui percorsi (altrimenti ven da far pi strada e fermarse pi volte par magnar e bever). 8° Non pedalare mai senza mai aver mangiato cibi proibitici (casatea, formaio verdo, formaio vecio, burrata, grana e mozzarelle. 9° Non desiderare la bici elettrica perchè, la badante che l'è dentro la è pericolosa, l'ha massa botoni da strucar e dopo a se incazza e a te tira indrio. 10° Non desiderare a fresa de chealtri parchè, za coa tua non te dorme a not pensando cossa che te pol far, pensa co quea de chealtri cossa che te farie....notti in bianco.
Con simpatia, al nostro navigator Adriano.
Tanti auguri di buon compleanno dai Spanaisensafren !!!!!
P.S.: Adriano noialtri spanai sen curiosi de saver se co te si rivà casa, se ha sbloccà el dispositivo!
La nostra storia: L'inizio di questa storia non è stato un inizio ben definito, ma quasi una conseguenza di alcuni fatti,un evento spontaneo, lento e carico di contenuto ludico-sportivo. Per dare una visione metaforica, potremo paragonare l'evento allo sbocciare di un fiore di campo raro e appariscente ,che prima non c'era e nel tempo di due tre giorni arriva al suo splendore e da quel momento in poi non si può fare a meno di notare. Ora il gruppo conta una decina di componenti, ma e nel lontano 2005, quando Sergio, dopo 50 anni di lavoro(falegname), conquistata la pensione e acquista una normalissima bicicletta. Questo stesso anno, insieme ad Ernesto decidono di fare un giro a Castelmonte in Friuli,sfruttando la giovane esperienza ciclistica di Ernesto , appassionato anche di molte altre cose, tra queste: pesca,funghi,escursionismo in montagna e la più importante ,mangiare bene in allegria e compagnia, dimenticavo come professione fa l'infermiere. In futuro nel tempo libero, approfitteranno di muoversi in bicicletta molto spesso , affinando la conoscenza del nostro territorio montano e pedemontano. L'anno dopo una nuova amicizia allieta la compagnia di Sergio ed Ernesto, sempre un'infermiere, Grazioso detto Cioso, amico già da tempo di Ernesto, lietissimo di far parte a questa nuova esperienza. Intanto Ernesto conosce Franco D.G., un'altra persona particolare, con una grande esperienza di ciclismo. Da questa nuova amicizia, Ernesto si appassiona profondamente a quel gioco(per lui è così, ma anche per noi), che e pigiare sui pedali e fare strada, tanto che negli anni successivi ogni tempo libero era buono per coinvolgere sia Sergio che Cioso in pedalate sempre più impegnative, Sergio, essendo il più anziano, impone una regola che da quel momento caratterizza il gruppo profondamente:non si deve solo correre, ma anche fermarsi a gustare il panorama e rifocillarsi, poi quando arriva mezzogiorno o sera ci si ferma a mangiare e gustare in una betola scelta accuratamente, qualche novità culinaria interessante. Questa regola ha permesso di consolidare il gruppo dando modo a ciascuno di riconoscersi allo stesso livello di preparazione fisica e sentirsi da subito perfettamente integrato. Tra una pedalata e un'altra, arriva il 2015 e precisamente fine maggio, quando vengo Coinvolto anch'io(Adriano) in un'impresa che non dimenticherò mai. Ricordo, che il tempo non era dei migliori e si doveva percorrere in discesa tutto il Piave, dalle sorgenti fino al mare. Partiti con 5 gradi dalle sorgenti, io avevo una bici da strada e non avevo mai fatto montagna , è stata un'esperienza che mi ha cambiato, non credo serva dire altro. Ora eravamo in 4, la compagnia si stava formando, vivendo tre giorni di avventura fianco a fianco, perché di questo si trattava,di avventura, ci ha uniti e da quell'anno In poi e stato un susseguirsi di esperienze una più bella delle altre. Lo stesso anno , Ernesto ha voluto trascinarci su in alta montagna per altri tre giorni a fare alpinismo(la via degli alpini), scioccante e nello stesso tempo stimolante per il futuro. Per me era la prima volta che dormivo in rifugi e B&B, organizzandoci con borse sulle bici prima e zaini poi, portando solo lo stretto necessario e una dose consistente di entusiasmo misto a incoscienza …. Però …. si è aperto un mondo nuovo. L’anno successivo (2016),dopo alcune uscite per allenamento, si programma insieme un bel giro in Trentino in cinque giorni , partenza da Feltre , tappa al lago di Levico, Trento, tappa a Bolzano e salita fino a Dobbiaco, dove si sosta e poi salita fino a Cima Banche e giù a Cortina , poi San Vito di Cadore ,Tai di Cadore e tappa Longarone da Mario B&B, personaggio indimenticabile, tanto da sorridere ogni volta che si passa per Longarone. Tra l’altro le persone che incontriamo nelle nostre scorribande, talvolta sono espressione di personalità curiose e interessanti, sempre desiderose di comunicare aneddoti ed esperienze che arricchiscono ma anche fanno crescere l’entusiasmo. E interessante dire che durante questa giro abbiamo provato il correre sotto la pioggia per circa un’ora …. È andata bene.
Nel 2017, sempre nel periodo fine maggio inizio giugno, si decide di fare un giro di pianura, 5giorni, ma ricco di punti di interesse turistico: partenza da casa, tappa a Iesolo Cavallino,tutto il litorale Veneziano, compresi traghetti fino a Chioggia dove ci si ferma da SERGIO a pranzo, tappa a Porto Viro, foci del Po(tappa a Barricata) si festeggia alla sera con cena a base di pesce il compleanno di Cioso,golfo dei Scardovari,bosco Mesola, argine Po e tappa a Ferrara,visita serale con cena, al mattino stazione , treno fino a San Dona, caffè e di nuovo in sella verso la piazza di casa dove si conclude come sempre con un aperitivo e foto di gruppo. E il momento in cui alla compagnia si unisce Franco S., un nuovo Franco, desideroso di evadere un poco dalla situazione classica del lavoro opprimente e la bici e il collegamento, Franco S. con questa esperienza è passato a pieno titolo a far parte del gruppo con grande piacere di tutti noi, ora siamo in cinque. E’ stata l’esperienza più pazza e nello stesso tempo più ben riuscita, tra forature ,passaggi in mezzo a campi di carote e patate,cortili di case,persino intervista televisiva a Ferrara, ma anche tempo per gustare un’infinita di paesaggi offerti dalla foce del Po e da Ferrara, città veramente piena di vita. Lo stesso anno verso settembre, una domenica a Vicenza al Santuario di Monteberico,partenza da casa alle ore 6 del mattino, percorsi 100 km,alle ore 11 arrivati ad affrontare la salita al santuario,dove cerano ad aspettarci le mogli e amici giunti da poco in auto. Messa tutti insieme e poi pranzo festoso 16 persone … non male, dopo aver fatto visita all’intorno del Santuario ritorno in macchina.
Anno 2018 itinerario montano di grande interesse:Austria. Siamo in sei,si è aggiunto Ivano, da subito entusiasta del clima della compagnia, amico di Cioso, diventa subito amico di tutti, era la persona che mancava e mancherà al gruppo. Partenza da Auronzo, Misurina dove inizia a piovere e si approfitta per entrare in un ristorante a mangiare e scaldarsi,si riparte sotto la pioggia per raggiungere Dobbiaco passando per la discesa del Carbonin, tappa a Dobbiaco in ostello,si segue il fiume Drava fino ad un paesino Feistritz dove abbiamo ricevuto un’accoglienza strepitosa da una persona squisita, Andrea, che ci ha suonato delle canzoni con la sua fisarmonica dopo averci preparato la cena,si procede fino a Villach, si fa tappa in un ostello,partendo si visita un pochino la città e si prosegue per l’Italia(Tolmezzo),pranzo a Tolmezzo, a Gemona Tappa in B&B del Ciclista, dove veniamo letteralmente rapiti dal proprietario con le armi più potenti che esistono in terra: un bottiglione di vino da 1,5 litri , un salame e pane,saliamo negli alloggi barcollanti ma stupendamente felici. Il giorno dopo (ultimo giorno), partiamo ed inizia a piovere sempre più forte, raggiungiamo San Daniele e ci fermiamo per mangiare da conoscenti di Ernesto, che ci permettono di cambiarci e asciugarci. Anche in questo posto,con le gambe sotto un tavolo, abbiamo festeggiato con il prosciutto di San Daniele, carichi di questa esperienza si parte per il ritorno a casa, il sole è tornato fuori e ci obbliga a spogliarci, arriviamo verso le 17.00 in piazza per l’aperitivo con gli amici che ci aspettavano ….. festa granda.
Anche quest’anno uscita domenicale in località del Friuli Pulfero e poi Castelmonte. Partenza ore 7 da casa, arrivo a Azienda Agricola Gastaldia D’Antro per mangiare insieme alle mogli che ci hanno raggiunto in auto.
E stata dura per me e anche per Franco S. il vento contrario ci ha stremato proprio nel momento finale dove la salita si faceva più pesante …. Ma siamo arrivati , foto di gruppo e poi … se magna. Il pomeriggio raggiunto Castelmonte , si assiste alla messa nel santuario,all’uscita ci attende un tramonto incantevole sulla pianura immerso in un’aria fredda che preannuncia l’inverno anche se siamo solo a settembre.
Non siamo solo in sei nel gruppo, ma anche altri che non corrono in bici ma altrettanto importanti, e non mancano mai quando si mangia,(questo e importantissimo), c’è Emilio che cura il sito su internet,organizza le foto e ci consiglia riguardo a software usati nelle attività sportive. C’è Livio che con la sua simpatia e generosità ci ha conquistati tutti e la manutenzione delle bici si fa presso il suo negozio, C’e Fabio , amico di Ivano, conosciuto in un’escursione in montagna sul Col di Lana e diventato subito amico di tutti, tanto che quando si mangia Lui non può mancare assolutamente, ne sa una di più del diavolo. E poi per tutti noi non può mancare Roberto che purtroppo ha ricevuto un colpo basso dalla vita e non può più muoversi in bici, ma è attento a quello che facciamo e nei momenti più importanti(quando si mangia) è con noi. C’è Francesco(Checco), che ne parla spesso Ernesto e ci piacerebbe conoscerlo di più, sicuramente ci piacerà e infine c’è Franco D.G. ricordate il primo Franco che ogni tanto si unisce per far festa,spero più avanti anche per condividere percorsi.
La storia però è appena cominciata, non si sa dove andrà, ma di sicuro ci porterà in qualche ristorante ,bar,betola nascosta, con le gambe sotto il tavolo a gustare in allegria, insieme qualcosa di tipico davanti ad un goto de vin bon e come che dise sempre Ernesto: “le robe pol ndar mal ma el corpo no deve patir”.